Un inedito sguardo ravvicinato: le sovrapporte della Sala degli Staffieri a portata dei visitatori

Lo scorso marzo un intervento di manutenzione ha interessato le sei sovrapporte della Sala degli Staffieri nell’Appartamento di Rappresentanza, a continuazione del restauro del fregio seicentesco con Allegorie delle Virtù regie allestito nella medesima sala (ottobre 2022-marzo 2023).

I lavori, completati con il supporto del servizio KEART Keep an eye on art che ha individuato nella società Retrò Consulting Group un interlocutore attento e partecipe, sono stati condotti con un cantiere a vista che ha coinvolto il pubblico tramite immagini ingrandite proiettate su monitor, visite guidate e post sui canali social dei Musei Reali, termineranno il 26 giugno.

Da martedì 27 giugno a domenica 9 luglio i sei dipinti saranno oggetto di una piccola esposizione nella Sala degli Staffieri per consentire a tutti i visitatori in possesso del biglietto d’ingresso per i Musei Reali di ammirare da vicino le opere prima di ricollocarle nuovamente in alto sopra le porte. Questa occasione di condivisione del lavoro svolto consentirà di cogliere da una posizione privilegiata la bellezza delle composizioni e la raffinatezza della gamma cromatica.

Notizie storiche

Nella seconda metà del Seicento la Seconda Anticamera presentava dipinti sovrapporta di Luca Dameret e Giovanni Paolo e Giovanni Antonio Recchi, pittori impegnati da Casa Savoia anche per i fregi delle prime sale di facciata nell’Appartamento ducale. Nel tempo i dipinti originali vengono disallestiti e sostituiti dalle attuali sei sovrapporte, realizzate a olio su tela da artisti diversi tra la fine del Seicento e la metà del Settecento. L’opera più antica raffigura Cristo deriso, di autore ancora anonimo e in fase di studio. Seguono cronologicamente le due splendide sovrapporte raffiguranti Giacobbe benedice i figli di Giuseppe e Agar e Ismaele nel deserto confortati dall’angelo del veneto Sebastiano Ricci (1659-1734), artista apprezzato anche da Filippo Juvarra. Dalla parete nord verso la Sala da Ballo proviene Il suicidio di Temistocle del genovese Lorenzo De Ferrari (1680-1744), figlio di Gregorio De Ferrari. La sovrapporta risale al 1738 circa ed è stata oggetto di un recente studio dello storico dell’arte Piero Boccardo che ne precisato l’attribuzione. All’ambito veneto appartiene invece il dipinto datato al 1747 e raffigurante Giuseppe in carcere interpreta i sogni di Giuseppe Nogari (1699-1763). Al 1749 risale l’ultima tela, dipinta a Roma da Placido Costanzi (1702-1759) e dedicata all’episodio narrato da Valerio Massimo di Clelia davanti a Porsenna, re etrusco che libera la fanciulla sua prigioniera, riconoscendone il coraggio e valore.

L’intervento conservativo

Lo stato di conservazione dei sei dipinti a olio su tela presentava un deposito di particolato consistente, che rendeva poco leggibili le scene, ragion per cui è stato impostato un intervento di manutenzione delle opere. È stata effettuata anzitutto una campagna diagnostica e fotografica – comprensiva di Fluorescenza UV, Infrarosso bianco e nero a 950 nm oltre ad un’analisi fotografica in luce radente – per poter procedere con i primi tasselli di pulitura e definire, attraverso test di solubilità, la miscela solvente più indicata per ogni differente situazione. Fin da subito sono riemerse sfumature, passaggi cromatici, morbidi incarnati ed eleganti panneggi, raffinati dettagli ma in alcuni casi anche estese ridipinture, legate ad interventi di restauro precedenti, che hanno posto qualche interrogativo aggiuntivo su come procedere. In tal senso, le condizioni conservative più precarie (patina scura, vernice ossidata, estesi sollevamenti e cadute di colore) rispetto alle valutazioni iniziali previste dal progetto di manutenzione si sono riscontrate in Giuseppe in carcere interpreta i sogni di Giuseppe Nogari, opera che ha richiesto un’attenzione particolare per un intervento più strutturato e approfondito.

Per affrontare il lavoro, grazie al servizio KEART, è stato individuato un nuovo sponsor per i Musei Reali, la Retro Consulting Group s.r.l., società di consulenza per imprese in ambito di comunicazione, marketing e real estate management, fondata a Torino nel 2013. In costante crescita da dieci anni, RCG ha mantenuto come comune denominatore delle proprie attività una profonda attenzione all’innovazione, intesa come evoluzione del capitale storico, e per questo si è mostrata interessata e immediatamente disponibile ad approfondire il caso della tela di Nogari, partecipando attivamente al suo restauro.

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *