A seguito della campagna diagnostica e del confronto con il funzionario Valeria Moratti abbiamo proseguito impostando le fasi di restauro conservativo ed estetico della pala d’altare e del suo retablo settecentesco.

Siamo partiti con la cornice che ospita la pala, riccamente intagliata e dorata, caratterizzata da uno spesso deposito di sporco superficiale, inizialmente asportato meccanicamente con un micro aspiratore a flusso regolabile.

Si è proceduto per gradi, effettuando quindi i primi tasselli di pulitura testando un’emulsione grassa neutra, cercando come di consueto la situazione ideale per pulire in sicurezza oggetti tanto preziosi. Abbiamo rilevato come il deposito sia dovuto ad una stratificazione legata non solo al passaggio del tempo (particolato atmosferico di varia natura) ma con ogni probabilità ad un accumulo di nerofumo, quasi sicuramente legato ad un incendio avvenuto nella prima metà del Settecento e fortunatamente domato in tempo, di cui abbiamo testimonianza proprio in Chiesa, poichè è stato realizzato un ex voto dalla comunità di Chateau, allocato nell’altare a destra di quello maggiore.

Un primo passaggio del team di restauratori ha eliminato dunque il particolato, un secondo il nerofumo ed infine abbiamo completato con un ultimo passaggio, utilizzando solventi diversi a seconda delle necessità.

La cornice pulita e i tanti elementi lignei dorati che costituiscono l’altare si stanno rivelando in tutta la loro bellezza e, per nostra fortuna, integrità, poiché la foglia d’oro e l’intaglio raffinato risultano per lo più completi, salvo piccole localizzate lacune, che saranno oggetto di mirato restauro estetico.