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Come avevamo anticipato negli approfondimenti precedenti, siamo arrivati finalmente al dunque del complesso intervento di pulitura che la nostra equipe, unitamente al team di curatori e restauratori dei Musei Reali, sta portando avanti sulle dodici tele che compongono il fregio della Sala degli Staffieri, in particolare sui cieli di ognuna di esse, le zone che si sono rivelate più problematiche e particolari.
Non tutti sanno che la pulitura non è un’operazione meramente estetica, ma una scelta conservativa condivisa tra tutti i professionisti coinvolti in un progetto di restauro, una decisione che in questo caso ha richiesto mesi di prove, valutazioni ed approfondimenti diagnostici a vari livelli, per arrivare ad una scelta consapevole.
Il motivo di tanta attenzione? In questo caso la pulitura deve tenere in considerazione le condizioni conservative di ognuna delle dodici opere, mantenendo un dialogo tra le stesse. È stato necessario quindi confrontarsi con l’estensione dei cieli ed il modus operandi dell’artista così come dei restauratori intervenuti prima di noi.
L’intervento di ridipintura che abbiamo rilevato sulle dodici figure allegoriche è risultato molto rispettoso dell’impostazione originale delle opere, il che ci ha portato ad ipotizzare un approccio analogo anche sui cieli. Non è un’informazione da poco, soprattutto perché in quasi tutte le tele abbiamo rilevato un viraggio di colore importante, tipico del pigmento utilizzato per i cieli, lo smaltino, che ha portato il blu a diventare bruno, ragion per cui abbiamo trovato un importante restauro Ottocentesco che ha ridipinto completamente i cieli.
Trattandosi di ridipinture recenti, spesse ed estese, oggi facilmente rimovibili ma nel tempo destinate a diventare un fattore di rischio conservativo per la materia originale, stiamo procedendo a rimuoverle totalmente, in vista di un intervento puntuale di integrazione per velature. Tutto questo sempre sotto gli occhi del pubblico.
Possiamo dirvi che stiamo toccando letteralmente il cielo con un dito!