#1 Restauro dipinti Virtù: PREPARAZIONE

le virtù

#1

La prima operazione che ha dato avvio ai lavori è stata la preparazione della sala, ovvero la messa in sicurezza di tutti i beni mobili che sono stati spostati. Anche la pavimentazione è stata oggetto di particolari attenzioni mediante l’utilizzo di teli di protezione morbidi e pannelli lignei.

Abbiamo calato tutte e dodici le tele senza il minimo intoppo!

#2

Dopo aver messo in sicurezza gli oggetti e protetto le superfici è stato trasferito nella sala tutto l’occorrente per poter arrivare in quota. Infatti le dodici grandi tele del fregio si trovano a circa 8 metri di altezza.

Tutte le fasi operative sono state attentamente valutate nella fase progettuale… non osiamo immaginare che cosa significhi progettare la costruzione di un intero edificio, per noi il solo smontaggio di queste opere ha richiesto tante valutazioni. Immaginate cosa significa muoversi in un ambiente dove ogni superficie è, letteralmente, preziosa!

Ecco perché il montaggio del trabattello ha richiesto la massima attenzione per poter eseguire tutte le operazioni in totale sicurezza, sempre protetti da caschetti e imbraghi.

La sicurezza sul lavoro è fondamentale, perché anche le operazioni apparentemente più banali possono risultare insidiose.

#3 

La squadra di Mnemosyne Servizi è in quota, ma adesso tocca alle opere scendere a terra…

Per calare in sicurezza tutti e dodici i dipinti abbiamo pensato di costruire una sorta di barella verticale, un supporto ausiliario che ha risposto a specifiche esigenze di:

    1. leggerezza – per permettere all’argano di portarla in posizione

    1. resistenza – per far fronte al peso – sconosciuto – dei dipinti

    1. dimensioni adeguate – sia per accogliere l’ampiezza dei dipinti, sia per riuscire a scorrere verticalmente tra la parete e il trabattello

Con questo sistema siamo riusciti a ridurre al massimo la manipolazione diretta delle opere che, una volta liberate e fatte uscire dalla loro sede, sono state immediatamente adagiate in sicurezza, su un soffice strato di ethafoam il quale rivestiva la barella.

Inoltre, l’argano a cui la barella era vincolata ci ha permesso di calare l’opera con tutta la delicatezza e l’attenzione necessarie.

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