#18
Siamo infine arrivati all’ultima fase del nostro intervento di restauro sulle Allegorie Reali della Sala degli Staffieri, non meno affascinante delle precedenti, anzi, perché il momento del ritocco pittorico afferisce alla fase estetica del processo di restauro e tratta una fase del lavoro molto importante. Consente infatti di mascherare e mimetizzare lacune del colore, abrasioni della pellicola pittorica e altri problemi che possono essere insorti negli anni, sempre nel rispetto della materia e della composizione originale dell’opera.
I colori utilizzati nel restauro sono principalmente di due tipi, ad acquerello e a vernice. In entrambi i casi esistono delle line prodotte specificatamente per il restauro e si tratta di colori molto fini. Inoltre, il legante utilizzato è estremamente stabile e, cosa molto importante, sempre reversibile perché, in qualsiasi momento anche dopo molti anni dall’esecuzione del ritocco, possa rimosso con facilità.
L’acquerello è un pigmento a base di gomma arabica, utilizzato fin dall’antichità e noto per essere molto stabile oltre ad essere completamente reversibile. Nel caso dei colori a vernice si usano come leganti vernici di ultima generazione, molto trasparenti, stabili e ovviamente del tutto compatibili con i materiali originali dell’opera.
Dopo aver concluso la fase di consolidamento e le stuccature delle lacune, solitamente il primo momento del restauro estetico prevede il ritocco ad acquerello e soltanto dopo una prima verniciatura, se necessario, si interviene su zone localizzate con i colori a vernice per dare uniformità ai ritocchi.
I pennelli che si usano per il restauro estetico sono molto morbidi, solitamente di pelo animale come la martora, di alta qualità. Devono essere di misura piccola e devono avere una punta che consenta al restauratore di operare in maniera molto precisa.
È fondamentale che il restauratore non inventi nulla di nuovo, si attenga precisamente alla composizione originale, ai colori utilizzati dall’artista, così come è importante che l’intervento di ritocco sia condotto solo ed esclusivamente dove necessario, ovvero dove sono state eseguite le stuccature delle lacune ed eventualmente, dopo una valutazione attenta, dove la pellicola pittorica originale risulti abrasa e impoverita, ma solo se non permette una corretta lettura dell’insieme.